TITOLO: Disdici tutti i miei impegni
AUTORE: Luca Argentero
EDITORE: Mondadori
PREZZO: cartaceo 18,50€ – ebook 9,99€
PAGINE: 187
“La signora ora è davanti a me, mi guarda insistentemente dallo specchietto, accenna un sorriso tentando forse di ricambiare il mio, che di sicuro non è indirizzato a lei ma ai pensieri e ai ricordi dell’orgasmica serata di ieri a Milano: suite, amici, mignotte, additivi chimici.”
La vita scintillante di Fabio Resti, imprenditore romano che traffica con successo nel business degli eventi aziendali, piomba nell’ombra più anonima quando riceve un’inattesa telefonata da parte della Guardia di Finanza: l’ufficiale Belfiore deve consegnargli una urgente comunicazione giudiziaria che lo riguarda. Causa il possibile inquinamento delle prove, Fabio è costretto a disdire tutti gli impegni e a iniziare l’estate agli arresti domiciliari, a casa dei suoi genitori, in via di Val Tellina, invece che a Formentera o in Salento.
È un colpo durissimo, ma anche l’inizio di una piccola, personale rivoluzione. Il confino nell’appartamento dei suoi anni giovanili, l’osservazione dell’amorevole ménage degli arzilli genitori, l’ambiguo fascino di una ragazza che abita nell’appartamento di fronte, le sabbiose lungaggini della giustizia italiana, il diradarsi dei rapporti con colleghi e amici e altri accadimenti e personaggi di contorno trasformeranno la cameretta di Fabio da luogo di detenzione a trampolino verso un futuro diverso dal suo recente passato.
Con le disavventure di Fabio Resti, Luca Argentero descrive la sghemba parabola di una generazione che ha inseguito un mito edonistico a colpi di eccessi e di politicamente scorretto. Argentero esordisce in libreria con una storia originale e coinvolgente, che strappa risate e riflessioni, e procede tra dialoghi serrati e brillanti assoli psicologici. Lo fa inventando un personaggio lontano anni luce da sé, dai suoi gusti e dal suo vissuto privato. Ma, come succede nei romanzi ben riusciti, capace di gettare uno sguardo lucido e comprensivo.
Devo ammetterlo…ho comprato “Disdici tutti i miei impegni” solo per il suo autore. Al nome Luca Argentero non posso resistere e ho acquistato questo libro senza nemmeno leggere la trama o rimanere folgorata dalla copertina. Dopo averlo letto però, devo dire che ho fatto bene e che questa storia meritava di essere letta.
Il protagonista del romanzo è Fabio Resti, un giovane imprenditore che non si fa mancare nulla nella vita. Un personaggio tutto “sesso, droga e Rock’n’Roll“, che passa la vita godendo.
Due matrimoni falliti alle spalle, un lavoro che gli permette di vivere seguendo le sue passioni, serate passate tra belle donne, sigarette, droghe di ogni tipo. Il sogno edonistico di Fabio è destinato a tramontare, o per lo meno viene messo a durissima prova, all’inizio dell’estate del 2010.
La Guardia di Finanza infatti comunica a Fabio, mentre si sta recando al lavoro, che a causa della possibilità di inquinamento delle prove è ufficialmente agli arresti domiciliari. Fabio non ci pensa due volte e, invece che farsi “rinchiudere” a casa sua, dove lo aspetta una ragazza, che forse più che una fidanzata è uno dei tanti divertimenti dell’imprenditore romano, identifica come suo domicilio casa dei genitori. Da quel giorno Fabio dovrà annunciare quello che poi è il titolo del libro: “Disdici tutti i miei impegni”. Infatti non potrà avere più contatti con l’esterno.
Inizia per lui, abituato a sfarzo e vita mondana, un lungo calvario fatto di solitudine, astinenza dal sesso e dalle sostanze stupefacenti. L’isolamento lo porta a pensare alla sua vita, alle scelte fatte e alle strade intraprese negli anni. La compagnia dei genitori lo salva, lo fa tornare indietro nel tempo, alla sua adolescenza chiuso nella sua stanzetta che ora lo accoglie nuovamente, uomo fragile e solo.
La lunghissima estate di detenzione di Fabio Resti è magnificamente scandita dal ritmo delle partite di calcio. E’ l’estate 2010, ci sono i mondiali dove l’Italia accede da detentrice del titolo del 2006 e Fabio passa ore e ore sul divano a distrarsi dalla sua complicata situazione seguendo il sogno mondiale.
Ogni capitolo descrive un lasso di tempo della lunga agonia di Fabio, tra speranze di essere liberato e giorni di lunga depressione, tra lampi di luce provenienti dalla visione di una sexy vicina all’abuso di sigarette. E poi sport, dieta, dimagrimento. L’imprenditore si ritrova a fare i conti con sè stesso e, benchè soffra le tante astinenze, comprende che l’eccesso, la scorrettezza e la dipendenza non sono tutto nella vita.
Come ogni uomo che si ritrova obbligato in casa torna a scoprire il lusso delle piccole cose, del rendere felici i genitori, del passare del tempo con il nipote, del cucinare, del sognare una donna da amare e non da usare per una notte, di una semplice passeggiata per la città.
Non sappiamo se l’esperienza passata abbia portato Fabio a cambiare realmente (anzi, il finale di “Disdici tutti i miei impegni” non lascia ampi spazi all’immaginazione), ma sicuramente la detenzione gli ha permesso di fare un viaggio metaforico, quello che forse aveva sempre cercato di evitare, ovvero quello dentro la sua psicologia e i suoi sentimenti.
“Disdici tutti i miei impegni” è una storia concentrata tutta in pochi mesi e tutta sulla vita di un unico personaggio, ma quello che Fabio Resti nasconde nella sua interiorità è un mondo.
Purtroppo la mia passione ormai storica per Luca Argentero mi ha influenzata molto ed è stato complicato immaginare un Fabio Resti che non avesse le sembianze del noto attore. Detto ciò però Luca Argentero è riuscito benissimo nell’impresa di narrare un personaggio lontanissimo da sè con potente e doloroso realismo.
VOTO: 4/5
CITAZIONI:
“Tornando verso casa abbasso il finestrino e il sole di Roma mi sembra più bello, l’aria più pulita. E’ proprio vero che ci rendiamo conto di ciò che abbiamo solo quando lo perdiamo. Questa sigaretta è buonissima.”
“Guardo di nuovo fuori e penso che nessuno si sta accorgendo di quello che mi succede. La vita scorre indifferente e io dovrei essere da un’altra parte.”
“Nulla di quello che successe era stato premeditato, ma è proprio così che deve essere se vuoi che la magia del puro divertimento si manifesti. Quando provi a organizzare la felicità, lei difficilmente si palesa. Se invece le permetti di muoversi liberamente tra i meandri della tua vita, allora forse deciderà di affacciarsi e darti un assaggio della sua bellezza.”
“Sono lontano anni luce dal meraviglioso esempio di resilienza che i miei genitori mi offrono ogni giorno, ho affogato i dispiaceri in un presente di lussuria sfrenata ed egoismo affettivo senza precedenti. Mi rendo conto oggi più che mai che non credo più nell’amore. Non esiste. E’ una cinquina al lotto che non esce mai.”
“La libertà è preziosa e l’unità di misura della libertà è il tempo.”