La costanza è un’eccezione – Alessia Gazzola

TITOLO: La Costanza è un’eccezione

AUTORE: Alessia Gazzola

EDITORE: Longanesi

PREZZOCartaceo 19,00 €Ebook 9,99 €

PAGINE: 304

“Il tempo non appartiene alle madri. Non è una cosa di cui possano disporre.”

Facciamo il punto. Costanza, dopo la laurea in medicina, è stata costretta a lasciare la sua amata e luminosa Sicilia per trasferirsi nel freddo e malinconico Nord. A tenere in caldo i cuori, però, ci pensa Marco, incantevole padre della sua incantevole Flora che Costy, non senza qualche incertezza, ha deciso di portare nella vita della figlia. Dopo varie tribolazioni, Marco ha praticamente lasciato la storica (e decisamente perfetta) fidanzata all’altare. Costanza (seppur decisamente imperfetta) credeva che l’avesse fatto per lei, ma non ne è più così sicura considerato che Marco prende tempo e si comporta in modo piuttosto ambiguo. Come sempre, però, nella vita di Costanza non c’è spazio per la riflessione. Lei è una madre lavoratrice e precaria che al momento si sta autoconvincendo di aver compiuto la scelta giusta decidendo di lasciare l’Istituto di Paleopatologia di Verona per un impiego da anatomopatologa a Venezia.

Come se la situazione non fosse abbastanza complicata, gli ex colleghi la richiamano per un incarico dal lauto compenso. L’ultima discendente di un’antica famiglia veneziana, gli Almazàn, desidera scoperchiare le tombe dei suoi antenati per scoprire cosa c’è di vero nelle dicerie calunniose che da secoli ammantano di mistero il casato. Costanza non vorrebbe accettare, ma questa storia a tinte fosche solletica la sua curiosità… e poi scopre che nell’operazione è coinvolto anche Marco. Che il cantiere possa rappresentare un’occasione d’oro per trovare un equilibrio vita-lavoro? O, per meglio dire: che il cantiere possa rappresentare un’occasione d’oro per cercare di capire cosa c’è davvero tra lei e Marco? Con coraggio, determinazione e tanta, tanta costanza, questa eroina dai capelli rossi affronterà nuove sfide, svelerà antiche trame mentre proverà a comprendere il suo cuore.

Carissimi lettori, non è con spensieratezza che inizio a raccogliere un pò di idee per parlarvi di “La costanza è un’eccezione”. Come sempre, quando si tratta della Gazzola, sono molto felice di ritrovare i personaggi ai quali mi sono affezionata e lo stile che amo. Questa volta però mi sono avvicinata alla lettura de “La costanza è un’eccezione” con un velo di malinconia. Anche se una fievole speranza voglio credere che ci sia sempre, questo dovrebbe essere infatti il capitolo conclusivo della saga di Costanza Macallè.

Diciamocelo subito: non sono assolutamente pronta a salutarla! Ho amato tantissimo il personaggio di Costanza. Si è dovuta conquistare con le unghie e con i denti l’affetto del pubblico, entrando tra le pagine in punta di piedi, consapevole di doversi confrontare con l’amatissima Alice Allevi. Adesso che siamo giunti al terzo libro di questa serie mi sono affezionata tantissimo a lei e ai personaggi di Marco e Flora.

“La costanza è un’eccezione” è stato pubblicato lo scorso agosto per Longanesi, è il quindicesimo libro di Alessia Gazzola ed è, appunto, il capitolo conclusivo della trilogia composta da “Questione di Costanza” e “Costanza e buoni propositi”.

Protagonista principale della trilogia è Costanza, una giovane donna laureata in medicina che si ritrova, volente o nolente, a fare la mamma e la paleopatologa. Siciliana trapiantata a Verona, Costanza in questo ultimo libro sceglie di accettare un nuovo lavoro da anatomopatologa propria nella città in cui vive.

Ecco però che i suoi ex colleghi paleopatologi la cercano per proporle un nuovo lavoro, questa volta a Venezia. Una ricca signora ha infatti chiesto di poter fare uno studio sui propri antenati, la famiglia degli Almazan. La nostra “rossa”, dapprima un pò tentennante, decide di accettare l’incarico sia per motivi economici, sia per ragioni di cuore. L’architetto a capo dell’operazione sugli Almazan infatti, è proprio Marco, il padre di Flora. Come nei precedenti libri, anche in “La costanza è un’eccezione” i temi principali sono quello della maternità imperfetta, del lavoro precario, della lontananza dalla famiglia d’origine, dell’amore.

Costanza non è solo il nome della protagonista, ma è anche una delle sue caratteristiche migliori. Apparentemente svogliata sul lavoro, poco appassionata , distratta con sua figlia, in realtà Costanza è una donna dei nostri tempi, che tenta in ogni modo di incastrare tutti i suoi impegni e di far quadrare i conti. Continuamente alle prese con orari, treni, conti da far tornare, una piccola peste per figlia, una sorella sempre presente, trova dentro di sè la costanza per andare avanti, cerca di non far mancare nulla alla piccola Flora, senza per questo doversi sentire meno donna o meno libera. Trovo che il personaggio di Costanza sia unico e speciale, proprio perchè ogni giovane donna di oggi ci si può in qualche modo specchiare.

La Gazzola è un’autrice dalla penna che riesce ogni volta a sorprendermi e catturarmi come nessuna. Anche in questo terzo capitolo della saga di Costanza troviamo i capitoli ambientati tra la Verona e la Venezia dei nostri giorni, alternati a quelli ambientati nel 600. Tra le pagine la Gazzola ci permette di conoscere anche la storia della famiglia Almazan e di dare un volto e un carattere a quelle ossa che Costanza si ritrova a studiare in laboratorio.

“La costanza è un’eccezione” è un libro che ho amato molto. Non sono riuscita a trovare nessuna nota negativa, oltre al fatto che potrebbe segnare la fine della saga di Costanza. Nota di merito assolutamente doverosa per la meravigliosa copertina, per il titolo sempre ricercato e con un significato perfetto e per l’inizio del libro. Ho trovato infatti il primo capitolo veramente ben strutturato. Un vero inizio super, in grado di riassumere brevemente quello che è accaduto nei libri precedenti, attirare l’attenzione del lettore, tenerlo incollato alle pagine successive. Menzione a parte, doverosa, per i siparietti tra Flora e Costanza, davvero troppo divertenti e super realistici.

Non c’è altro da dire, Alessia Gazzola è sempre una garanzia!

“Io, che sono sempre divorata dall’ansia di incasellare gli eventi e le relazioni, ho smesso di chiedermi quale sia la nostra casella.”

“Chissà com’è quando c’è qualcuno al mondo che ti ama più di se stesso. Com’è sentirsi accompagnati nel labirinto della vita.”

“Noi viviamo nei ricordi degli altri in un modo che non riusciamo a prevedere, nè immaginare; lui viveva nei miei a metà tra l’idealizzazione e l’anatema.”

“Ho la piena consapevolezza del fatto che se è vero che ogni momento è irripetibile, l’infanzia dei bambini lo è un pò di più. E se dovessi esprimere un desiderio, chiedere un dono, sarebbe la capacità di capire quando un momento è felice già mentre lo vivo e non subito dopo, per sottrazione, quando è fuggito via…”

“Il tempo non appartiene alle madri, non è una cosa di cui possano disporre. Come non si può disporre di scelte, di stati d’animo, e di mille altre cose. Se è vero l’antico adagio di Gibran che i figli non appartengono ai genitori, vero è però l’opposto: i genitori appartengono ai figli.”

Pubblicato da thegiulybox

Mi chiamo Giulia e sono una ragazza di 27 anni con una grande passione per la lettura e per la musica. Nella vita sono un'ostetrica. Nel 2019 ho finalmente deciso di aprire questo blog, dopo tanti ripensamenti e tante paure, per poter dire la mia su ciò che leggo e per scambiare idee e consigli con altri amanti dei libri.