Tutte le frasi più belle tratte dal libro “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano.
Alice ha sette anni e odia la scuola di sci, ma suo padre la obbliga ad andarci. È una mattina di nebbia fitta, lei ha freddo e il latte della colazione le pesa sullo stomaco. In cima alla seggiovia si separa dai compagni e, nascosta nella nebbia, se la fa addosso. Per la vergogna decide di scendere a valle da sola, ma finisce fuori pista, spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canalone innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un ragazzino intelligente con una gemella ritardata, Michela. La presenza costante della sorella umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei. Per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia decide di lasciare Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei.
Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e di Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze, così profondamente segnate, si incroceranno e i due protagonisti si scopriranno strettamente uniti eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: due numeri primi separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero.
Ho letto questo romanzo nell’ormai lontano 2008, anno della sua pubblicazione. Ricordo che “La solitudine dei numeri primi” mi colpì tantissimo, tanto che cominciai a consigliarlo ad amici e parenti. Questo romanzo di formazione è il libro d’esordio dell’autore Paolo Giordano. L’autore grazie a “La solitudine dei numeri primi” vinse nel 2008 sia il premio Campiello Opera Prima che il premio Strega. Nel 2010 questo libro divenne poi un film, dal titolo omonimo, con Alba Caterina Rohrwacher e Luca Marinelli.
Paolo Giordano negli anni ha poi pubblicato vari romanzi ed è in libreria in questo periodo per Einaudi con il libro “Nel contagio”, che tratta l’attualissimo tema Covid-19.
Ecco alcune citazioni tratte dal libro “La solitudine dei numeri primi”:
“Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero. A lei non lo aveva mai detto.”
“Non voleva un bambino, o forse si. Non ci aveva mai pensato veramente. La questione non si poneva e basta. Il suo ciclo mestruale era fermo all’ultima volta che aveva mangiato un dolce al cioccolato tutto intero. La verità era che Fabio voleva un bambino e lei doveva darglielo.”
“Avvertiva un senso rarefatto di abbandono, come un presentimento, qualcosa di simile a ciò che aveva provato in quel fosso pieno di neve e poi nella stanza di Mattia e che provava ogni volta, ancora adesso, di fronte al letto intatto di sua madre.”