Una piccola formalità – Alessia Gazzola

TITOLO: Una piccola formalità

AUTORE: Alessia Gazzola

EDITORELonganesi

PREZZOcartaceo 16,90 € – e-book 9,99 €

PAGINE: 294

Rachele sa bene che cosa va di moda e che cosa no, ed è da sempre una grande esperta dei trend del momento al punto che l’ha reso il proprio lavoro: nella Milano più divertente, tra un aperitivo con gli amici nell’ultimo locale aperto e un evento privato, lei scrive di lifestyle sulla notissima rivista Chic&Glam. Quindi se di eredità, atti notarili e faccende giuridiche connesse non ne sa nulla è ampiamente giustificata. Per esempio: perché mai dovrebbe fare come vuole suo padre e rinunciare a scatola chiusa all’insolita proprietà che suo zio le ha lasciato? Le sembra una follia e, in più, il suo intuito da giornalista le suggerisce che in quel lascito c’è qualcosa di interessante.

Forse si sta lasciando suggestionare, ma sarà che lo zio lei non se lo ricorda nemmeno, visto che era la pecora nera della famiglia; sarà che suo padre si rifiuta persino di fare il suo nome; sarà che le circostanze della sua morte non sembrano chiarissime… ma tutta questa storia la intriga, e non poco. Rachele rispolvera allora un vecchio contatto della sua rubrica, un compagno del liceo che per una curiosa coincidenza del destino è diventato notaio.

Al nome di Manfredi Malacarne risponde un trentenne affascinante e tremendamente disponibile… Proprio quando, per un’altra curiosa coincidenza del destino, la storia con Alessio, il fidanzato storico, è giunta a una svolta davvero sorprendente. Nel tentativo di svelare il mistero relativo all’eredità e a certi segreti di famiglia, ­Rachele si ritroverà a capire che le cose che non sa sul mondo (e, soprattutto, su di lei) in realtà sono molte di più e che sarà piuttosto entusiasmante scoprirle tutte…

Rachele Braganza è una trentenne “comune”. Conduce una vita piuttosto uniforme e tranquilla. Un lavoro da giornalista che ama e che svolge con passione, un appartamentino in affitto a Milano, un fidanzato “storico”. Di lei si potrebbe dire che è la classica ragazza per bene e che vive una quotidianità normale. Quel che arriva a interrompere questa sua monotonia è un fatto, che però si porterà con sè tanto altro.

Il titolo del libro “Una piccola formalità” fa riferimento a un’eredità. Lo zio di Rachele infatti, che lei ha visto solo una volta in tutta la sua vita, muore in circostanze non troppo chiare e, ancora meno chiaro appare il motivo per il quale il padre di Rachele, nonchè fratello del defunto, decida di rinunciare all’eredità, lasciando di fatto alla protagonista questa patata bollente che si rivela essere tutto tranne che “una piccola formalità”.

Superato il primo momento di incredulità e non ricevendo grande sostegno e aiuto da parte dei genitori, Rachele decide di rivolgersi a una sua vecchia conoscenza per poter muoversi meglio nel mondo di successioni, conti in banca, testamenti ed eredità. Un suo ex compagno di liceo infatti, tale Manfredi Malacarne, è diventato notaio.

La “semplice” scelta di Rachele di accettare o meno l’eredità dello zio non è che la punta di un iceberg che porterà la protagonista del romanzo a scoprire scheletri nell’armadio della sua famiglia, ma anche lati del suo carattere che forse per troppo tempo aveva celato anche a se stessa, ormai inglobata in una quotidianità inerte.

In questo libro ho ritrovato innanzitutto la scrittura tipica della Gazzola, quella che mi fa stare incollata alle pagine dall’inizio alla fine perchè una riga tira l’altra e la curiosità di sapere cosa accade ai personaggi è troppa. Dopo l’amatissima Alice, Costanza, Emma e Angelica, Alessia Gazzola ci presenta una nuova protagonista, che non ha nulla da invidiare a tutte le altre. Inoltre, come in tutti i romanzi della Gazzola, non manca mai quell’alone di mistero che accompagna tutto il libro, che in questo caso coinvolge la protagonista in prima persona.

Ho apprezzato particolarmente il fatto che in questo nuovo “Una piccola formalità” la Gazzola si sia aperta piacevolmente, in modo più esplicito del solito, ma senza mai cadere nel volgare, alle descrizioni più dettagliate di scene d’amore e di sesso. Ho sempre sofferto che nelle scene “hot” tra Alice e Claudio, protagonisti della saga de “L’Allieva”, ci fosse sempre quel non detto.

Mi sono ritrovata parecchio in questo personaggio, sarà l’età anagrafica… mi è piaciuta davvero tanto. Ho amato follemente quel piccolo cameo di Marco Erdely che, da padre della piccola Flora in “Questione di Costanza” si scoprirà essere un ex compagno di classe di Rachele, Manfredi e Alessio. Sono quelle chicche che magari non vogliono dire nulla a livello di trama, ma che al lettore appassionato mandano fuori di testa.

Inutile dire che sento già la mancanza di un libro di Alessia Gazzola, ma manca poco all’uscita di “Miss Bee e il cadavere in biblioteca”. Inoltre c’è chi parla di un work in progress per la fiction Rai tratta dalla trilogia di Costanza! Non ci resta che attendere con impazienza!

Si crede sempre di avere tempo, ma su quel tempo non abbiamo in realtà nessun controllo ed è persino arrogante credere di poterne disporre.

Ci pensiamo mai che a volte siamo noi i casi umani nella vita di qualcun altro?

A un certo punto quando pensi di essere andata incontro a una fusione con la persona che ami non esiste più mio o tuo.

Mi sembra assurdo che tutta la sua roba si possa impacchettare così, che lui possa mettersi in viaggio verso una vita senza di me.

Un sodalizio che durava da anni e che ignorava volutamente l’insoddisfazione quando osava affiorare. Eravamo felici? Boh. Una casta complicità può dirsi felicità? Forse. Sul momento io lo ero. Ma forse, con questa narrativa della felicità delle piccole cose, ci stiamo perdendo la felicità delle grandi.

Non sarò io a mettere un freno, non adesso che ho la piena consapevolezza di quanto sia bello aver riavuto indietro il mio corpo.

Grazie per avermi accompagnata da una me a un’altra me.

Pubblicato da thegiulybox

Mi chiamo Giulia e sono una ragazza di 27 anni con una grande passione per la lettura e per la musica. Nella vita sono un'ostetrica. Nel 2019 ho finalmente deciso di aprire questo blog, dopo tanti ripensamenti e tante paure, per poter dire la mia su ciò che leggo e per scambiare idee e consigli con altri amanti dei libri.

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