TITOLO: Nevernight Mai Dimenticare
AUTORE: Jay Kristoff
EDITORE: Oscar Vault
PREZZO: cartaceo 20,00 € – e-book 9,99 €
PAGINE: 462
Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.
Protagonista di “Nevernight” è Mia Corvere. Mia è una giovane ragazza che il lettore impara a conoscere pagina dopo pagina e che non smette mai di sorprendere. Proveniente da una famiglia benestante che vive a Godsgrave, a soli dieci anni Mia ha dovuto affrontare e assistere a eventi terribili. In particolare resterà segnata dalla morte violenta del padre Darius e dall’allontanamento della madre e del fratellino piccolo, fatti prigionieri perchè accusati di tradimento. Da quel momento crescerà in lei l’odio verso i responsabili del suo dolore. Il desiderio di vendetta sarà la spinta che permetterà a Mia di affrontare ogni difficoltà, ripetendosi sempre le parole “Mai tirarsi indietro. Mai avere paura. E mai, mai dimenticare.”
Mia è una tenebris, le ombre la amano e si nutrono della sua paura. Ha sempre con sè un gatto fatto di ombre, chiamato Messer Cortese, che la protegge e si nutre delle sue paure, rendendola più sicura e spavalda di fronte ai pericoli e alle avventure terribili che dovrà affrontare.
Il corpo centrale del testo vede Mia all’interno della Chiesa Rossa, una sorta di scuola che prepara i ragazzi a diventare spietati assassini. In questo luogo Mia impara tutto quello che c’è da sapere sulla morte e si ritrova in un ambiente in cui capirà presto che tutti sono contro tutti e che ci si deve fidare il meno possibile anche degli amici. L’unico vero e proprio amico, o forse qualcosa di più, che incontrerà sarà Tric. Tra tutti i ragazzi Mia è l’unica Tenebris e le vicende di sopravvivenza all’interno della scuola inizieranno presto ad accavallarsi con i vari tentativi che la protagonista fa per scoprire quale sia il segreto che si cela dietro la sua vera natura.
Premetto un piccolo particolare: non sono un’amante dei fantasy. Mi sono avvicinata a questa trilogia a causa delle numerose recensioni positive che ho trovato online e per una buona dose di curiosità, visto che praticamente in questi ultimi mesi tutti stanno leggendo “Nevernight”. Inoltre, anche se è vero che l’abito non fa il monaco, sono rimasta letteralmente incantata dalla copertina e dallo stile grafico del libro. Detto ciò ho apprezzato veramente tanto questa storia. Resto dell’idea che il fantasy non sia proprio nelle mie corde, però mi è piaciuto davvero tanto questo libro e ho già acquistato gli altri due della saga.
Inizialmente ho trovato un pò di difficoltà nella comprensione della storia, soprattutto a causa dei capitoli che procedevano paralleli e che raccontavano due momenti differenti della vita di Mia, poi però sono entrata nell’ottica e la storia mi ha coinvolta tanto. Ho trovato un pò lenta la parte centrale, ma poi i colpi di scena finali hanno fatto il resto.
Due note negative che devo sottolineare su “Nevernight” sono una stilistica e una proprio narrativa. La prima è la presenza di troppe note (e troppo lunghe) nel testo. Alcune sono semplici precisazioni, altre strappano un sorriso, ma alcune parlano di cose davvero interessanti ai fini della storia, tanto che forse sarebbero state meglio all’interno del testo stesso. La maggior parte tra l’altro si trovano in una parte del racconto pieno di suspance in cui non avevo alcuna intenzione di interrompere la lettura per andare a leggermi la nota. L’altra mia critica a questo libro è il fatto che l’autore sveli esattamente nella prima pagina del libro come andrà a finire la storia. Sicuramente questo non mi ha portata ad abbandonare la lettura a causa del super spoiler, però mi ha fatto perdere in parte quella curiosità e quella speranza che avevo…
Per quanto riguarda le note positive ho apprezzato davvero tanto lo stile diretto e chiaro, in parte volgare e forte, ma proprio per questo reale. Alcune scene crude o erotiche sono descritte nei minimi dettagli e questo fa di “Nevernight” un libro non adatto proprio a tutti, ma non si può dire che non sia realistico. Inoltre mi è piaciuto proprio tanto il personaggio di Mia, che deve essere forte, spietata assassina, senza dubbi o ripensamenti, ma che poi mostra al lettore anche il suo lato più “debole”, di essere imperfetta, di avere sentimenti e paure (nonostante Messer Cortese) normali che la rendono più realistica e umana rispetto ad altri personaggi.
VOTO: 4/5
CITAZIONI:
“Aveva solo dieci anni, eppure conosceva già il colore della paura.”
“Ma la morte di suo padre era l’unico motivo per cui aveva intrapreso questo percorso. Il nome Corvere era stato cancellato dalle cronache da Scaeva e dai suoi lacchè: non l’avrebbe abbandonato nella polvere, qualunque fosse stato il prezzo.”
“Questo era il prezzo che lei aveva scelto di pagare. Per suo padre. Per la sua familia. quando tutto è sangue, in sangue è tutto.”