TITOLO: Lena e la tempesta
AUTORE: Alessia Gazzola
EDITORE: Garzanti
PREZZO: cartaceo 16,40 € – e-book 9,99 €
PAGINE: 183
Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l’isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata.
Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l’unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti trascorsi dell’ultima vacanza lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d’acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. II suo progetto è quello di stare sull’isola solo qualche giorno, trovare degli affittuari e ricominciare altrove tutto quello che c’è da ricominciare.
Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quei giorni che abbronzano il suo viso chiaro e delicato saranno per lei molto di più. Ancora non sa che ci si può proteggere dalle emozioni con una corazza, ma c’è sempre qualcuno pronto a scalfirla, come Tommaso l’affascinante ragazzo che giorno dopo giorno la aiuterà a capire chi vuole essere davvero. Non sa che la verità ha mille sfumature. Che nulla è davvero inconfessabile perché la colpa spesso non è dove credevamo che fosse.
Sarà che quest’anno non sono potuta andare in vacanza, sarà che Alessia Gazzola ha uno stile che riesce a catturarmi completamente. In ogni caso questo libro è stato capace di trasportarmi al mare dalla prima pagina all’ultima.
Ho intrapreso questa lettura con curiosità ma anche con un po’ di tristezza, visto che ho follemente adorato la serie de “L’Allieva” e ho sofferto il distacco da Alice Allevi (speriamo che non sia definitivo…). Devo ammettere però che Lena si è fatta voler bene sin da subito.
Le descrizioni e le atmosfere che si respirano in queste pagine riescono a trasmettere al lettore quella magia che solo un’isola affacciata sul mare riesce a regalarti. L’isola in questione si chiama Levura ed è il luogo dove la protagonista del romanzo trascorreva le sue vacanze da bambina, il luogo dove fa ritorno dopo anni e anni di lontananza. Levura fa da incantevole cornice alla tormentata storia di Lena, giovane donna che proprio su quell’isola ha relegato un segreto inconfessabile tanto agli altri quanto, in parte, a se stessa.
Il segreto di Lena è il centro del romanzo della Gazzola e questo lo si può intuire già dalla prima pagina del libro che recita “Ciascun individuo nella propria vita accumula in media tredici segreti”. Lena parte per un viaggio che non è solo uno spostamento fisico, ma è un viaggio interiore. Per la protagonista infatti Levura non è solo un’isola bellissima, in grado di donare calma e tranquillità ai suoi visitatori, con un fascino tutto suo, ma è anche il luogo da cui ha avuto origine il segreto che la tormenta da ormai 15 anni.
Lena parte per tornare alla casa del padre e cercare di affittarla o parte per ritrovare se stessa? Era già insito nella protagonista il desiderio di tornare dove tutto aveva avuto inizio per provare a liberarsi dei fantasmi del suo passato e per iniziare finalmente a guardare al futuro?
Alessia Gazzola ancora una volta stupisce per la semplicità della sua scrittura con un libro che si divora in poche ore ma che nasconde tra la leggerezza delle sue pagine un argomento pesante, attuale, in grado di destabilizzare il lettore. Unico punto interrogativo per me è stato il finale…ho avuto come l’impressione che si volesse velocemente arrivare a una svolta nel racconto e mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca.
Emma, Alice, Lena…le tre protagoniste dei libri di Alessia Gazzola sembrano avere in comune il desiderio di riscatto e vogliono urlare al mondo che tramite sacrifici, dolore e anche un pizzico di spensieratezza che non guasta mai è possibile realizzare i propri sogni e guardare con fiducia al futuro.
VOTO: 3,8/5
CITAZIONI:
Proprio stamattina ho letto su un quotidiano che il miglior modo per elaborare i brutti ricordi non è sforzarsi di dimenticarli, bensì pensarci un pò ogni giorno… Non esiste niente di positivo cui posso associare l’accaduto. Non nel passato, questo è sicuro. Ma se invece ci fosse nel presente? In questo insperato presente che faccio ancora in tempo a riempire di sole e di speranza.