TITOLO: Kiss Me like you love me 2 – A dangerous game
AUTORE: Kira Shell
EDITORE: Sperling & Kupfer
PREZZO: cartaceo 16,90€ – e-book 8,99 €
PAGINE: 526
Dopo essere sopravvissuta a stento all’attacco di Player 2511, Selene decide di tornare a Detroit con la madre per riprendere le redini della propria vita e tentare di dimenticare Neil, i suoi occhi dorati e il suo atteggiamento contraddittorio. Nonostante ormai si sia resa conto di provare sentimenti profondi per lui, la ragazza ha infatti compreso che Neil non è in grado di lasciarsi amare da nessuno, tanto meno da lei, e che la sua psiche è segnata da cicatrici indelebili che non gli permettono di vivere una vita normale.
Tuttavia, quando lo rincontra dopo qualche tempo, Selene si accorge di non poter fare a meno di Neil e di voler provare a stargli accanto lo stesso, nonostante le difficoltà. Il ragazzo si trova così a dover lottare contro se stesso e i suoi mostri nel tentativo di ricambiare Selene, seppure a modo suo. Come se ciò non bastasse, Neil è costretto a stare all’erta, perché Player 2511 è ancora in agguato e determinato ad avere la sua vendetta. Nessuno è al sicuro e la paura è tanta, perché la posta in gioco è la vita stessa… Il secondo volume della serie di Selene e Neil.
Parto con una premessa. Questa recensione potrebbe contenere qualche SPOILER sulla trama di “Kiss me like you love me” 1, per cui se non avete ancora letto il primo libro della serie vi consiglio di non proseguire oltre. Il secondo libro di “Kiss Me” inizia subito dopo l’incidente di Selene. Player 2511 ha colpito ancora e, dopo Logan, ha cercato di portare via anche Selene a Neil. La ragazza riesce a salvarsi e a tornare con la madre nella sua casa di Detroit, ma Neil rimarrà sempre il suo chiodo fisso. I due giovani infatti, seppur con grande difficoltà e tantissimi problemi, non smetteranno mai di pensarsi e, di fatto, di amarsi.
Anche in questo secondo volume della trilogia di “Kiss Me like you love me” ritroviamo lo stile del libro precedente e la divisione dei capitoli in parti in cui è Neil a parlare e parti in cui invece la voce narrante è Selene. Vi sono poi numerosi flashback che permettono al lettore di conoscere meglio la tormentata infanzia di Neil e che quindi consentono in parte di comprendere meglio i suoi comportamenti attuali.
Neil infatti continuerà a essere il ragazzo complicato del primo libro, sarà continuamente tormentato dai ricordi, dagli incubi, dai pensieri e, a causa dell’aggravamento delle sue condizioni, deciderà di chiedere nuovamente aiuto al suo vecchio psichiatra. Rispetto al primo libro però, apparirà meno misterioso, perchè sia il lettore che Selene inizieranno a sapere di più su di lui e quindi anche a motivare (fino quasi a perdonare) i suoi atteggiamenti. Selene invece, dopo la convalescenza, cercherà di tornare alla normalità, alla sua università e alla sua vita di prima, ma il pensiero di Neil e il ricordo della passione che hanno provato insieme continuerà a tormentarla.
In questo secondo libro ho avuto l’impressione che l’autrice volesse mettere un pò da parte la descrizione erotica e l’eros evidente tra i due protagonisti per lasciare spazio soprattutto ai loro pensieri. I caratteri e le personalità di Selene e Neil vengono infatti descritti alla perfezione e nei particolari, il lettore riesce a delineare un perfetto identikit dei due personaggi e si ritrova quasi a fare il tifo per loro. Da una parte la timida e impacciata Selene, che si trova innamorata persa a dover lottare continuamente tra razionalità e passione. Dall’altra l’enigmatico Neil che però inizia a rendersi conto della sua grave condizione e, seppur con i suoi modi sempre discutibili, cerca in ogni situazione di chiedere disperatamente aiuto. Sarà proprio l’amore per Selene a salvarlo?
Quello che ho apprezzato maggiormente nel secondo libro di “Kiss Me” è proprio l’avvicinamento non solo carnale, ma delle anime dei due protagonisti. Mi è piaciuto anche il modo in cui l’autrice ha svelato il motivo del titolo, il significato che per i protagonisti acquisisce la frase “Kiss me like you love me”.
Quello che invece ho apprezzato meno in questo libro è il fatto che sia partito un pò lento. La storia vera e propria entra nel vivo dopo molte pagine e forse il succo del discorso poteva essere raggiunto allo stesso modo anche con un centinaio di pagine in meno. Inoltre non ho capito perchè il “problema” Player 2511 sia stato del tutto accantonato per l’intero libro, rendendo quindi molto scontato e ovvio il finale. Risultato? La storia di Selene e Neil mi appassiona davvero tanto, non posso che aver amato questo libro, però l’ho trovato meno brillante del primo. Non vedo l’ora che arrivi il terzo!
VOTO: 4/5
CITAZIONI:
“Se solo avesse visto il lato colorato della vita, che forse gli era stato negato sin da bambino, sarebbe stato in grado di amare. Tuttavia nessuno può salvare chi non vuole essere salvato. La nostra non era una storia d’amore.”
“Che cosa eravamo io e lui? Che cosa eravamo stati un tempo? Non eravamo un noi, ma eravamo qualcosa. Non c’era alcuna categoria, nessuna etichetta, nessuna definizione da attribuirci. Eravamo ciò che eravamo, forse non ancora un tutto, ma di certo non un niente.”
“Non ero bravo a esprimermi su determinate cose e forse Selene non aveva capito ciò che intendevo davvero: lei non era solo il mio limite. Era di più. Era il mio oltre.”
“Neil era questo: farfalle nello stomaco e tachicardia. Il più seducente degli inganni, la più raffinata delle torture.”