TITOLO: Inchiostro
AUTORE: Lino Guanciale
EDITORE: Round Robin
PREZZO: Cartaceo 15,00 €
PAGINE: 88
“Come tutti, Rosaura vive il corpo come un ospite sgradito…”
Lino Guanciale, quel Lino Guanciale, scrive un libro e che faccio? Me ne privo? Ho scoperto quasi per caso su Instagram che uno dei miei attori preferiti, il mio amato Dottor Conforti della serie de “L’Allieva”, avrebbe pubblicato un libro. Ed eccomi qui a parlarvene!
Il testo in questione si intitola “Inchiostro” ed è un racconto illustrato pubblicato lo scorso 20 settembre per Round Robin. Protagonista del libro è Rosaura, una giovane donna sulla quale al lettore è dato sapere ben poco. Di lei ci vengono date infatti poche informazioni iniziali. Sappiamo che ha un lavoro, che ha un complesso rapporto con il suo corpo e che ha 14 tatuaggi. E’ proprio dai tatuaggi che Lino Guanciale parte per far immergere il lettore in un vero e proprio viaggio onirico.
I tatuaggi sono al centro di questa storia e ciò appare evidente già dal titolo del libro. Proprio quell’inchiostro che Rosaura ha scelto di imprimere sua pelle sarà il punto di partenza di tutta la narrazione. Come ogni amante dei tatuaggi, Rosaura sa bene cosa rappresentano quei simboli sul suo corpo, sa bene che sono 14 e che sono stati posti in punti ben precisi del suo corpo. Quest’ultima sembrerebbe una frase scontata, ma così non è.
Una sera come tante infatti Rosaura comincia a notare che i suoi amati tatuaggi non si trovano più nei punti del corpo dove lei stessa aveva deciso di metterli e dove sono stati fino a quel giorno. La scritta “La vida es sueno”, da sempre impressa sul suo fianco destro, appare ora sul suo polso. E non è un caso che proprio quello sia il primo tatuaggio a migrare. Non è infatti una frase qualsiasi, proprio perchè da quel momento inizierà il vero e proprio sogno di Rosaura.
“Mettersi davanti allo specchio e dire “io” non è nè facile nè immediato: va conquistato, questo diritto, e non tutti ci riescono”.
Questi segni sul suo corpo, quell’inchiostro, si muove a caso o segue un disegno ben preciso? Per la nostra protagonista è l’inizio di un viaggio onirico e fisico alla scoperta di sè. Seguendo gli spostamenti dei tatuaggi Rosaura attraversa tutta la città, incontra personaggi particolari, ma molto significativi, giunge fino al mare.
“Inchiostro” è un romanzo breve apparentemente bizzarro. Spesso il lettore si trova a chiedersi il motivo di questo “viaggio”. Dove dovrà arrivare Rosaura? Per quale motivo? Cosa ci vuole comunicare l’autore? In realtà però Lino Guanciale è abilissimo nel rendere al meglio il significato del racconto ed è un narratore infallibile. Lo stile del racconto è ricercato, la scrittura appare fluida e chiara. L’autore ci presenta delle descrizioni nitide e lucide a tal punto che il lettore ha l’impressione di vedere Rosaura alle prese con quei personaggi così strani e allo stesso tempo familiari che incontra nel suo viaggio.
Amante dei libri e della lettura, Guanciale dimostra di saper anche scrivere, raccontare e con “Inchiostro” ci dà una prova di grandissima abilità narrativa. Ad accompagnare tutta la narrazione troviamo meravigliose immagini realizzate dall’illustratrice Daniela Volpari, che ci aiutano ulteriormente a immergerci in quell’atmosfera surreale creata dal racconto.
“Inchiostro” è un breve romanzo che si legge tutto d’un fiato. Tra le pagine di questo libro ci si perde in un viaggio sia fisico che mentale, si diventa protagonisti insieme a Rosaura. Il tema del racconto è chiaro, nitido, specificato fin da subito. Non a caso infatti l’autore sceglie di aprire la sua opera con una citazione di Pedro Calderon de la Barca, drammaturgo spagnolo, autore de “La vida es sueno”.
